
Nina
Il cuore mi fa male. Malissimo.
Addio amica mia dolcissima, non ti scorderò mai.
Mai.
B.
Nina
Il cuore mi fa male. Malissimo.
Addio amica mia dolcissima, non ti scorderò mai.
Mai.
B.
Quando mi sento soffocare
è il tuo tiepido respiro
tenero come l’azzardo
ad abbracciarmi
sospirandomi sul destino
come un refolo lontano.
Nel vuoto intorno
niente si ode.
E mentre affondo il capo
tra le carni ripiegate
la mente ricorda ancora
i misteri che offusco al mondo.
Pigramente nel silenzio
il cuore avverte
(un battito alla volta)
che il dolore
come seme in terra brulla fiorisce.
DISTRATTA
Ecco ancora i tuoi occhi che appaiono nel loro colore vero, in quest’ultima foto che ho di te. Ci passa dentro tutto il nostro mare e la misura reale di quanto noi siamo lontani, belli ermetici e chiusi a custodire, oltre le pupille, tutto quello che è stata la tua vita da cui non esce un sospiro, un lamento e nemmeno una gioia. Rimane tutto là dentro perché gli occhi parlano e sono inequivocabili. Sempre.
Occhi così diversi dai miei che sono meno nobili, che sono più nomadi e sono certamente figlia del mare. E tu del cielo. Ti mando un bacio, un abbraccio che diventa immagine lasciandoti un po’ di me. Anche se par poco per quello che hai lasciato te.
DIS.
È spaventoso quando gli oggetti durano più delle persone
DIS.
Voglio provare a sonnecchiare
ricavando quattro sogni
ancora da scoprire.
Voglio sorridere
rifugiandomi
nella certezza del mio tempo.
Voglio guardare l’orizzonte
spogliandomi
di questo vuoto dentro
che raggela ogni pensiero.
Superbamente voglio
solo
non aver più paura.
DISTRATTA
.
MENTE? ASSENTE!
CORPO? ASSENTE!
VOLONTÀ? ANNULLATA.
Certo, certo. Ogni ferita col tempo tende a cicatrizzare. Perfino il lutto. Nella depressione invece, c’è l’impossibilità di separarsi dalla persona scomparsa. E’ un monotono, ossessivo, farvi riferimento. E’ un continuo ritorno a un mondo perduto. Gli interessi sono bloccati. La vita si ferma. La ferita resta aperta, sanguinolenta e insanabile. Almeno finché, la malattia non è curata. La depressione è una malattia del cervello, arriva inattesa e imprevista. Arriva un giorno all’improvviso. Di colpo. E diamine che lo so. Oppure, senza un motivo comprensibile, si può insinuare piano piano, subdolamente. Lo so che vivere accanto ad una persona depressa o eccitata per settimane o mesi è molto difficile. Ed è molto difficile perché ogni consiglio, ogni provvedimento, ogni pungolo, cade nel nulla. Tutto resta o ritorna pesantemente come prima. Per questi motivi vivendo con un depresso ci si sente scoraggiati e frustrati ed è facile anche incappare nell’errore di prendersela con la persona depressa, incolparla per la mancanza di miglioramenti, perché “non vuole collaborare” … “non vuole fare”. E’ vero.
Ma cazzo, non vuole perché non può.
La depressione è una malattia che annulla la volontà. Ecco. E questo è il concetto di base che i familiari e gli amici devono tener presente, se non per capire (ma capire può solo chi l’ha provata) almeno per affrontare questa “incomprensibile” malattia.
E non pensare che sia un turbamento da poco
Sentirsi rubare l’anima e anche il corpo,
Senza sapere dove vada
Chi la rapisce
E per quale motivo.
DIS.
di MARCO TURONI
Si è proteso su degli abissi. Ha rischiato più volte di cadere. Ma alla fine non è precipitato. In bilico sul vuoto, non ha conosciuto la caduta. Ci sono stati cedimenti, sbandamenti, delusioni, scoramenti, ma la vita l’ha sempre avuta vinta.
(P. Besson)
Vero. Verissimo. Ma adesso stacco la spina per un po’. Perché stare in bilico sul vuoto è dispendioso. Molto.
Bacio.
DISTRATTA
Il fatto più strano e illogico è che nonostante che lo so, continuo a fare debiti con me. Vivere non è facile.
Malamente si trascinano
solo abbandonate incoerenze.
Naturali percezioni
d’inappaganti mutamenti viscerali dei ricordi.
Tue sconvenienti sparizioni
rimorchiano percettibili ritorni
privi di espressione
(poiché orgogliosi)
togliendomi il sapore del poter assimilare di te
fresche emozioni.
Sulla punta delle dita tastare
ancora vorrei
quel sentimento che ci siamo spartiti
rallentando questo domani
troppo vicino
fatto ormai solo di chiasso a perdere.
DISTRATTA
.
Perché non c’è serenità, né rassegnazione. Solo Amore.
Se tu mi venissi incontro con la mano tesa, ancora potrei, con un nuovo slancio, afferrarla e stringerla. Come allora. Ma di te, di te fratello mio, mi circondano sogni, barlumi, fuochi senza fuoco del passato. La memoria riavvolge e svolge immagini. Ed io stessa non sono più che già l’annichilente nulla del pensiero.
B.
Sei così distante dai miei occhi
ma costantemente presente
in ogni riflessione.
Sento la tua essenza
ancora pura e garbata
come una leggera brezza primaverile.
In lei vive il soffio degli angeli
adesso.
Spesso sogno di portarti indietro nel tempo,
illudendomi,
di un tuo abbraccio.
Diffondi amore puro in questo mio cuore
e il pensiero mi commuove e colma
questa mia sconsolata e vuota sensazione di sempre.
Sorridi e sogna, adesso,
variopinto fratello mio,
che l’animo mio si soddisfa.
Quando però penso
che non posso materialmente averti,
allora impazzisco.
Perché nulla al mondo supera il pensiero di te.
Poche cose mi soddisfano
se non sei qui a condividerle con me.
E allora sprofondo
piagnucolo
e mi lamento della tua assenza.
Ogni secondo che passa.
DISTRATTA ©
.