Alla fine
giunge il tempo in cui parlare o tacere è lo stesso.
Un tempo di piccole cose
di esigenze minime, di solitudine astratta.
Spalanca le tue mani belle e imprigionaci le mie.
Cerca nei miei occhi e raccontami cosa vedi
dimmi quanto c’è ancora.
E’ piovuto fin troppo nelle nostre esistenze.
Soffochiamo del nostro Sole, adesso.
Tienimi a te, pur quanto folle io sia, che siamo daccapo
ciò che eravamo.
DISTRATTA
Follow my blog with Bloglovin
La mia vita complicata lo è sempre stata.
Fino a quando quel giorno t’incontrai senza vederti e ti parlai senza mai sentirti. Più nulla fu la stessa cosa. Ogni cosa che facevo, che pensavo, che dicessi o che vedevo, io lo facevo attraverso i tuoi occhi. Il cielo oggi è molto più blu. Ora vedo. Vedo e posso apprezzare i colori di un tramonto, l’odore del mare, il silenzio della notte, il sorriso di un bambino e quanta energia vitale da un piccolo gesto che prima davo per scontato. A volte, distrattamente, mi perdo nel trambusto della vita quotidiana. Il lavoro, le commissioni, il traffico, le bollette… ma la sera nel buio della mia stanza, ancora una volta ti guardo senza vederti, ti sento senza poterti ascoltare.