Respiro tenacemente solo la mia essenza.
Tutto mi è distante.
Respingo abbagli, esigenze e doveri
che perpetuamente
come sirene di Ulisse
echeggiano considerazione.
Ostinata genero percezioni
mai comprese
(da stabili esistenze e da presenze barcollanti)
rifiutando distrazioni
per raccogliermi sostanzialmente sulla mia, distrazione.
Schernisco l’idea di riflettermi
su presunte schegge di vetro
così l’animo mio
finalmente si placa.
DISTRATTA