
E mi ritrovo a quarant’anni
a fare a pugni con i miei danni.
Ogni notte la stessa storia
riemerge quel passato di poca gloria.
Quella bambina che sorrideva felice
risorgerà donna poi
come un’araba fenice.
In questo tempo
ne ho viste di tutti i colori
affrontando poche gioie e parecchi dolori.
Non mi son fatta mancar nulla
credo dai tempi della culla.
E mi rivedo ragazzina.
Era duro alzarsi ogni mattina
quando le amiche dormivano fino a mezzogiorno..
io alle cinque affrontavo il mondo.
IL LAVORO NOBILITA L’UOMO
Mi diceva quel padre bello dal cuore buono.
E così andavo avanti
a denti stretti e muso duro
inconsapevole del mio futuro.
Tanti i miei cambiamenti
di pari passo con i tormenti.
Ho perso due anelli della mia catena
smarriti come monete nella rena.
Quel babbo buono, dolce e onesto
ingoiato dalla notte troppo presto.
Il fratello bello e aitante
è l’altro mio cerchio mancante.
Son cose che ti segnano per sempre
Non le cancelli mai dalla tua mente.
Poi finalmente arriva l’alba chiara
e della notte resto ignara
guardo mia figlia bella come il sole
e splendide scorrono le ore.
Poi però tornerà ancora notte
e so che col passato
farò di nuovo a botte.
DISTRATTA ©