Perché un fratello è per sempre.
Buon compleanno Marco, ovunque tu sia 💐
Dis.
Perché non passa giorno che non pensi a te.
E questa serata è solo nostra.
B.
DISTRATTA
VOLTEGGIO TRA LE DITA
UNA POLAROID ORAMAI SBIADITA.
CI SONO DUE BIMBI
IN UNA CHIOSTRA DI CEMENTO
GUIZZANTI GLI OCCHI,
I CAPELLI SMOSSI DA UN FILO DI VENTO.
E’ IL MILLENOVECENTO 73
E IN QUELLA FOTO CI SIAMO IO E TE.
RITORNO INDIETRO NEL TEMPO
E A QUANTO LA VITA
SIA SOLO UN MOMENTO
CHE CORRE VELOCE E SENZA MISURA,
FREGANDOSENE DI CHI
TALVOLTA HA PAURA.
ERANO ANNI POVERI MA BELLI.
ERANO GLI ANNI DI DUE FRATELLI
CHE COMINCIAVANO A STUDIARSI
ANCHE GIOCANDO A SPINTONARSI.
LA MEMORIA SALTELLA DI RICORDO IN RICORDO
PRIMA SI FERMA E POI RIPARTE
DESTINAZIONE: PIANETA MARTE.
CON UN BALZO TORNO AL PRESENTE
E A QUANTO SIA DURA
VOLENTE O NOLENTE
AFFRONTARE TORTI E DOLORI
CHE PUÒ DARTI UN’ALBA…
NON SEMPRE A COLORI.
ORA CHE I BIMBI SON STATI DIVISI
DA ‘STA VITA PUTTANA
DA QUATTRO SORRISI
DISTRATTA
Si è sfumata la notte ed ecco le tue parole che tornano. Giacciono i miei hobby e i restauri con ancora impresso l’odore del mio lavoro, il colore del legno che rinasce. Ne seguo i contorni. Il mio grembiule e i guanti posati sul tavolino, i barattoli delle cere accanto. Il tuo gesticolare, il tuo profumo ovunque. Ancora qualche nota della tua musica che regna nella stanza dei restauri. Sapore di art déco, sapore di pittura. Immagine di mercati, mobilio posato sui marciapiedi dove passo con gli occhi attenti e mi soffermo su un qualcosa che ruba la mia attenzione, che trasferisco idealmente in quella stanza… dove fuori dalla finestra c’è il mare. Sì, me lo dovevo stanotte il mio profumato passatempo. Anche se c’è di meglio probabilmente. Ma fa bene, mi nutre l’anima. E non immagini quanto vorrei farmi vedere all’opera da te. Farti seguire tutto quello che faccio. E ti saluto così stamani.
Con un bacio di follia, che lancio dalla stanza dove dorme il mio hobby. Accanto alla tazza di caffè caldo che mescola il suo fumo con quello della prima sigaretta, giocando nell’aria come un segnale di vita e non di solo fumo.
DISTRATTA ©
È spaventoso quando gli oggetti durano più delle persone
DIS.
Ti ho sognato Marco.
Eri incantevole e vero.
Accantonando questa notte
i tuoi soliti silenzi
ti sei concesso in questo sogno
come mai avevi fatto.
Abbandonando i timorosi sorrisi
che portavi addosso
come un’araba fenice sei risorto dalla tua cenere
nel buio di queste ore,
costantemente presente e vivo
ancora una volta
per rivelarti a me
come poche volte c’è stato concesso
da questo tempo prepotente e spiccio.
Riconciliato
con la sorte avversa
che divenne padrona di te stesso.
Giocoso e leggero
hai guidato il mio risveglio trasportandomi
inconsistente
verso l’alba che sorge.
DISTRATTA
Dai miei pensieri zampillava solamente tortura pura della sua realtà. Per un certo periodo sono stata inequivocabilmente certa che avesse dovuto provare un pentimento illimitato per aversi dato una fine, assolutamente convinta che quel fatto l’avesse potuto recludere ad una segregazione assoluta, nel mondo immateriale, molto più ampio di quello saggiato in vita. Sicura (perfino) che stesse sperimentando un’inquietudine ancora più gigante di quella già sofferta. Violentemente all’origine mi han guidato una miriade d’interrogativi. Mi son chiesta perché aveva angosciato così a lungo. Perché io ero stata incapace di scorgere un vero aiuto. Perché tutto il mio sapere aveva fallito. E con me pure la fede e il farmaco e le istituzioni, avevano fallito. In quel momento mi fermai alla prima domanda. E lì, ancora adesso son rimasta.
DISTRATTA
.
Perché non c’è serenità, né rassegnazione. Solo Amore.
Se tu mi venissi incontro con la mano tesa, ancora potrei, con un nuovo slancio, afferrarla e stringerla. Come allora. Ma di te, di te fratello mio, mi circondano sogni, barlumi, fuochi senza fuoco del passato. La memoria riavvolge e svolge immagini. Ed io stessa non sono più che già l’annichilente nulla del pensiero.
B.
Sei così distante dai miei occhi
ma costantemente presente
in ogni riflessione.
Sento la tua essenza
ancora pura e garbata
come una leggera brezza primaverile.
In lei vive il soffio degli angeli
adesso.
Spesso sogno di portarti indietro nel tempo,
illudendomi,
di un tuo abbraccio.
Diffondi amore puro in questo mio cuore
e il pensiero mi commuove e colma
questa mia sconsolata e vuota sensazione di sempre.
Sorridi e sogna, adesso,
variopinto fratello mio,
che l’animo mio si soddisfa.
Quando però penso
che non posso materialmente averti,
allora impazzisco.
Perché nulla al mondo supera il pensiero di te.
Poche cose mi soddisfano
se non sei qui a condividerle con me.
E allora sprofondo
piagnucolo
e mi lamento della tua assenza.
Ogni secondo che passa.
DISTRATTA ©
.