… A chi ha cominciato a sfogliare il nuovo blog cosedistratte
Sono solo all’inizio, ma spero di riuscire velocemente a passare, da questo al nuovo, ogni lavoro del laboratorio.
Thanks a lot…
… A chi ha cominciato a sfogliare il nuovo blog cosedistratte
Sono solo all’inizio, ma spero di riuscire velocemente a passare, da questo al nuovo, ogni lavoro del laboratorio.
Thanks a lot…
INCONSAPEVOLE
SE QUESTA NOTTE
HO IMMAGINATO, SE HO DORMITO
O SE SOLO MACCHINATO.
IN QUESTE ORE
CHE PAREVA NON FINIRE MAI
LA MENTE MI HA GINGILLATO
SU E GIU’ TRA I RICORDI
FRUGANDO CON PREPOTENZA
NEL CASTELLO DEI MUTI RICORDI
STRACCIANDO
LA TOLLERANZA DEL SONNO
CON CHIASSO E BESTEMMIE
SCARTOCCIANDO IMMAGINI
E MOMENTI MAI SEDATI
COME SCORIE
SULL’ ABISSO DELL’ ANIMA
DISTRATTA
E come per incanto, tra fastidiosi piovaschi e qualche raggio di sole, splendida e superba, tu belladonna mi hai stregato.
Tutti i diritti riservati a DISTRATTA©
Quando Amarilli mostra, bella ed elegante,
Il ricco suo splendore fiammeggiante,
Nasconde il capo con modestia il giglio;
Sembra la prima aperta con orgoglio
A conquistar dell’occhio umano il guardo,
Che il bello coglie ratto come un dardo.
Eppure invan l’onore è conquistato,
Poiché presto il suo corso è terminato:
Essa sboccia, fiorisce, langue, spira.
Ora la sprezza l’uomo e più non l’ammira.
L’amarillide trae il suo nome da Amarilli, personaggio femminile di cui si parla in un’opera di Virgilio e tale nome proviene da una parola “greca” che significa “abbagliante”. La specie si chiama Belladonna. Nel linguaggio dei fiori rappresenta sia l’alterigia sia l’orgoglio, forse perché è un fiore difficile da coltivare, ma una volta fiorito eclissa tutti quelli intorno. La bellezza dell’Amarillide ha però vita breve.
Il mondo, io, lo giro parecchio. Certo, bella l’America… ma sto spettacolo qua, lo vedo solo da casa mia. Ogni sera.
E non c’è America che tenga.
DIS.
La notte avvolge
come fuliggine
gli ultimi scampoli di luce.
Le lampade fioche
riflettono immagini aliene.
Ma tu non ci sei.
Non sei nella luce delle lampade.
Non sei nella fuliggine della notte.
Ma vibrante nel vento
riecheggia il tuo canto.
DISTRATTA
Inconsapevole
se questa notte ho immaginato o dormito
o se ho solo macchinato.
In queste ore che pareva non finire mai
la mente mi ha gingillato su e giù tra i ricordi
frugando con prepotenza
nel castello di muti ricordi
stracciando la tolleranza del sonno
con chiasso e bestemmie
scartocciando immagini
di momenti mai sedati
come scorie
sull’abisso dell’anima.
DISTRATTA
.
La salsedine si appoggia sulla pelle del mio viso risalendo per le narici. Mi penetra, mi riempie del suo sapore, del suo odore. Quel profumo di salmastro che mi fa sentire libera e libera mi rende dalla cognizione del tempo e dell’attimo. Quell’attimo. Guardo giù nel profondo blu dell’immenso, la grandezza sovrasta, è un affacciarsi di là dalla mia immagine mi sento una goccia al pari dell’intorno. La dimensione di ciò che sono scompare. Anche la mia immagine allo sfiorare dell’acqua scompare. Alzando il viso verso l’orizzonte la linea che vedo, determina un punto e un arrivo e mi fa pensare cosa c’è di là da quella linea. A un traguardo da raggiungere, da sfidare e vincere. Devo vincere sempre. Lottare sempre. Per la grandezza e la meraviglia di ciò che mi piace. Di ciò in cui credo. E lo posso fare anche contemplando la bellezza del mio meraviglioso mare.
DISTRATTA