Alla fine
giunge il tempo in cui parlare o tacere è lo stesso.
Un tempo di piccole cose
di esigenze minime, di solitudine astratta.
Spalanca le tue mani belle e imprigionaci le mie.
Cerca nei miei occhi e raccontami cosa vedi
dimmi quanto c’è ancora.
E’ piovuto fin troppo nelle nostre esistenze.
Soffochiamo del nostro Sole, adesso.
Tienimi a te, pur quanto folle io sia, che siamo daccapo
ciò che eravamo.
DISTRATTA
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