Sei la mia schiavitù, sei la mia libertà
Sei la mia carne che brucia
Come la nuda carne delle notti d’estate
Sei la mia patria
Tu, con i riflessi verdi dei tuoi occhi
Tu, alta e vittoriosa
Sei la mia nostalgia
Di saperti inaccessibile
Nel momento stesso
In cui ti afferro.
Nelle mie braccia tutta nuda
La città la sera e tu
Il tuo chiarore l’odore dei tuoi capelli
Si riflettono sul mio viso.
Di chi è questo cuore che batte
Più forte delle voci e dell’ansito?
È tuo è della città è della notte
O forse è il mio cuore che batte forte?
Dove finisce la notte
Dove comincia la città?
Dove finisce la città dove cominci tu?
Dove comincio e finisco io stesso?
Il vento cala e se ne va
Lo stesso vento non agita
Due volte lo stesso ramo di ciliegio
Gli uccelli cantano nell’albero
Ali che vogliono volare
La porta è chiusa
Bisogna forzarla
Bisogna vederti amor mio,
Sia bella come te, la vita
Sia amica e amata come te
…
(Nazim Hikmet)