Perché non passa giorno che non pensi a te.
E questa serata è solo nostra.
B.
Perché non passa giorno che non pensi a te.
E questa serata è solo nostra.
B.
Alla fine
giunge il tempo in cui parlare o tacere è lo stesso.
Un tempo di piccole cose
di esigenze minime, di solitudine astratta.
Spalanca le tue mani belle e imprigionaci le mie.
Cerca nei miei occhi e raccontami cosa vedi
dimmi quanto c’è ancora.
E’ piovuto fin troppo nelle nostre esistenze.
Soffochiamo del nostro Sole, adesso.
Tienimi a te, pur quanto folle io sia, che siamo daccapo
ciò che eravamo.
DISTRATTA
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La mia vita complicata lo è sempre stata.
Fino a quando quel giorno t’incontrai senza vederti e ti parlai senza mai sentirti. Più nulla fu la stessa cosa. Ogni cosa che facevo, che pensavo, che dicessi o che vedevo, io lo facevo attraverso i tuoi occhi. Il cielo oggi è molto più blu. Ora vedo. Vedo e posso apprezzare i colori di un tramonto, l’odore del mare, il silenzio della notte, il sorriso di un bambino e quanta energia vitale da un piccolo gesto che prima davo per scontato. A volte, distrattamente, mi perdo nel trambusto della vita quotidiana. Il lavoro, le commissioni, il traffico, le bollette… ma la sera nel buio della mia stanza, ancora una volta ti guardo senza vederti, ti sento senza poterti ascoltare.
Quando mi sento soffocare
è il tuo tiepido respiro
tenero come l’azzardo
ad abbracciarmi
sospirandomi sul destino
come un refolo lontano.
Nel vuoto intorno
niente si ode.
E mentre affondo il capo
tra le carni ripiegate
la mente ricorda ancora
i misteri che offusco al mondo.
Pigramente nel silenzio
il cuore avverte
(un battito alla volta)
che il dolore
come seme in terra brulla fiorisce.
DISTRATTA
Il più bel suono
era la tua voce al telefono.
Stavo seduta sul mio sgabello
fino a quando
non arrivava la telefonata successiva,
che giungeva (puntualmente) poco dopo.
Era un momento speciale
quel mio attendere.
Conservo ancora il posto
che rammenta quel caffè preso assieme.
L’odore di nuovo
l’eco della tua risata
le dita belle che mi donavano quel biglietto.
Quel suono adesso non c’è più.
E ancora mi manca.
DISTRATTA ©
Da una terrazza di mare…
tra una cicchina e un caffè.
DISTRATTA ©
ingombrante quel tanto che basta per trovarlo anche una… DISTRATTA
“COSEDISTRATTE” (laboratorio di tempere, pensieri & parole)